La città di Bagnoregio e il borgo di Civita di Bagnoregio nel corso degli anni hanno spesso adempiuto alla funzione di set cinematografico.
Grazie a Federico Fellini e al suo direttore di produzione (nativo del luogo) Luigi Giacosi, La strada (1954), capolavoro felliniano che conquista il Leone d’argento alla XV° edizione (1954) della Mostra del cinema di Venezia e l’Oscar come miglior film straniero nel 1956, è in buona parte girato a Bagnoregio.
Civita di Bagnoregio, a cui già nel 1950 il regista Marino Girolami aveva dedicato il documentario La città che muore (titolo che richiama la celebre definizione del saggista e scrittore bagnorese Bonaventura Tecchi), diventa invece una location a partire dagli anni ’60 del 900.
E così si trasforma, a seconda delle esigenze cinematografiche, in un paesino macedone nel film comico I due colonnelli (1962) di Steno (interpretato dal Principe della risata Totò e dal divo canadese Walter Pidgeon), in uno sperduto centro rurale nell’episodio Il prete del film antologico Contestazione generale (1970) di Luigi Zampa (protagonista un magistrale Alberto Sordi), in un luogo onirico nell’opera prima di Beppe Cino Il Cavaliere la Morte e il Diavolo (1985), in una desolata contrada siciliana visitata dal truffaldino cinematografaro Giuseppe “Joe” Morelli (Sergio Castellitto) nel nostalgico L’uomo delle stelle (1995) di Giuseppe Tornatore, in un isolato borgo che ospita un vecchio esoterista (Philippe Leroy) nella commedia Questione di karma (2017) di Edoardo Falcone e soprattutto in sé stesso (Civita di Bagnoregio), ovvero in un piccolo centro amministrato dal sindaco sedicente progressista Roberto Brambilla (Diego Abatantuono) contrario al matrimonio omosessuale del figlio Antonio (Cristiano Caccamo), nella commedia satirica Puoi baciare lo sposo (2018) di Alessandro Genovesi.
A Civita di Bagnoregio e Vetriolo (frazione di Bagnoregio) è inoltre ambientata tutta la prima parte del film drammatico (e allegorico) Lazzaro felice (2018) di Alice Rohrwacher.
Foto:
Piazza Trento e Trieste (Bagnoregio), Anthony Quinn in una scena de La Strada di Federico Fellini (1954).
Archivio Tuscia Film Fest
Testi di Franco Grattarola