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Viterbo

Piazza del Plebiscito (Viterbo), Christopher Abbott e Austin Stowell sul set di Catch-22 di George Clooney, Grant Heslov, Ellen Kuras (2019). Foto: Philippe Antonello

Viterbo

La Città del Cinema

La città di Viterbo è stata, fin dai primi decenni del 900, set ideale per le produzioni cinematografiche.
Da un pioniere del cinema muto come il viterbese Silvio Laurenti Rosa, che gira in loco alcune sequenze del melodramma anticomunista Katiuscia (1923), fino all’attore e regista George Clooney, che ambienta diversi esterni della serie televisiva Catch-22 (2019) nel centro storico, sono numerosi i registi che scelgono Viterbo come location.

Dentro e fuori le mura cittadine sono state girate pellicole apologetiche del primo fascismo (Vecchia guardia, 1935, di Alessandro Blasetti), belliche (Un pilota ritorna, 1942, di Roberto Rossellini), rievocative della Grande Guerra (Piume al vento, 1950, di Ugo Amadoro) e ispirate alle figure storiche di Michelangelo Buonarroti (Il tormento e l’estasi, 1965, di Carol Reed), Santa Margherita da Cortona (Margherita da Cortona, 1950, di Mario Bonnard), El Greco (El Greco, 1965, di Luciano Salce), Lucrezia Borgia (Le notti di Lucrezia Borgia, 1959, di Sergio Grieco), Martin Lutero (Luther, 2003, di Eric Till) e la famiglia Medici (I Medici, serie televisiva in tre stagioni, 2016-2019, di Sergio Mimica-Gezzan, Jon Cassar, Jan Maria Michelini e Christian Duguay).

Vie e piazze viterbesi hanno altresì ospitato trasposizioni cinematografiche di opere teatrali di Shakespeare (Otello, 1951, diretto e interpretato da Orson Welles) e Machiavelli (La mandragola, 1965, di Alberto Lattuada), i capolavori di Federico Fellini I vitelloni (1953) e 8 ½ (1963), il satirico Il vigile (1960) di Luigi Zampa, la commedia Troppa grazia (2018) di Gianni Zanasi, oltre a film comici (Grandi magazzini, 1986, di Castellano e Pipolo), fantasy (Freaks Out, 2021, di Gabriele Mainetti), drammatici (La corsa dell’innocente, 1992, di Carlo Carlei) e gialli (Il senso della vertigine, 1990, di Paolo Bologna e La sindrome di Stendhal, 1995, di Dario Argento). Tra la fine del 900 e gli albori del terzo millennio, la città di Viterbo conosce una nuova popolarità grazie all’intuizione del regista Giorgio Capitani, che vi gira molte serie televisive di grande successo a partire da Il Maresciallo Rocca (1996-2005).

 

Foto: Piazza del Plebiscito (Viterbo), Christopher Abbott e Austin Stowell sul set di Catch-22 di George Clooney, Grant Heslov, Ellen Kuras (2019).
Foto di Philippe Antonello

Testi di Franco Grattarola

Piazza del Comune, 01100 Viterbo