Nel corso della sua lunga e rinomata carriera, Federico Fellini ha con una certa frequenza utilizzato località, paesaggi e architetture della Tuscia per i suoi film. Non a caso, la sua stessa opera d’esordio alla regìa Luci del varietà (1950), diretta insieme al più esperto Alberto Lattuada, è parzialmente girata a Capranica.
La terza regìa di Fellini, I vitelloni (1953), è invece largamente ambientata a Viterbo, tra vie (via dell’Orologio Vecchio, via della Rimessa, via Saffi, Corso Italia, viale Trieste) e piazze (Piazza delle Erbe, Piazza della Rocca) del centro storico, nonché presso la stazione ferroviaria di Porta Fiorentina. I vitelloni va tra l’altro ricordato come il film che risolleva le carriere, fino ad allora fallimentari, sia dell’autore, sia del protagonista Alberto Sordi.
Per il successivo La strada (1954), il regista sceglie come set per le sequenze più significative, dietro suggerimento del direttore di produzione nativo del luogo Luigi Giacosi, la città di Bagnoregio. Scene quali l’esibizione del Matto (Richard Basehart, controfigurato da Giovanni Callegari), la processione, il banchetto di nozze e un’esibizione sulla pubblica piazza del muscoloso girovago circense Zampanò (Anthony Quinn) coadiuvato dalla sua dolce assistente Gelsomina (Giulietta Masina), sono difatti girate tra le piazze cittadine (Piazza Camillo Benso Conte di Cavour, Piazza Sant’Agostino, Piazza Trento e Trieste) e un casale sulla strada Teverina.
Uno scorcio della Basilica di Sant’Elia di Castel Sant’Elia e il citato casale sulla strada Teverina compaiono altresì tra le location di Il bidone (1955), l’opera meno celebrata di Fellini. La dolce vita (1960), che al contrario è l’opera più celebrata del regista, annovera inoltre una parte importante del film (la festa dei nobili) realizzata in esterni e in interni presso il Palazzo Giustiniani-Odescalchi di Bassano Romano.
Federico Fellini chiude il cerchio dei suoi set in terra di Tuscia con alcune sequenze di 8 1/2 (1963) girate a Viterbo (il cortile dell’Istituto Tecnico Commerciale “Paolo Savi” e l’adiacente via Antonio del Massaro).
Foto: Piazza delle Erbe (Viterbo), the initial scene of I Vitelloni by Federico Fellini (1953).
Archivio Tuscia Film Fest
Testi di Franco Grattarola