Viterbo è una delle poche città medievali che conserva intatta la cinta muraria. Costruita in peperino, tipica pietra locale di origine vulcanica, l’intera cerchia (oltre 4 Km) è il risultato di due secoli (XI-XII sec.) di sviluppo.
Arrivando da nord lungo la strada Cassia, si riconosce Porta Fiorentina, protagonista di una famosa sequenza de Il vigile (1960) di Luigi Zampa. Caratterizzata da cinque fornici simmetrici, fu realizzata nel 1768 al posto dell’antica Porta S. Lucia.
Al pari delle mura medievali, anche le fontane - presenti quasi in ogni piazza - sono una caratteristica della città. Una delle più note, grazie alla scena iniziale de I vitelloni (1953) di Fellini, è quella di piazza delle Erbe. Conosciuta come Fontana dei Leoni, fu realizzata nel 1621 su progetto di Filippo Caparozzi.
Viterbo vanta anche il centro storico medievale più esteso d’Europa, formato da due quartieri adiacenti: Pianoscarano e San Pellegrino. Per esplorarli è consigliabile partire da piazza San Lorenzo, dove si può visitare il Duomo e il famoso Palazzo dei Papi, sede del primo e più lungo conclave della storia.
Curiosità
Orson Welles gira in parte a Viterbo il suo Otello (1951) ispirato all’omonimo dramma shakespeariano. In un’importante sequenza campeggia solenne la facciata del Palazzo dei Papi. Gli archi dell’attigua Loggia delle Benedizioni, fanno altresì intravedere, complice un pionieristico effetto speciale, un vascello che naviga solitario nel mare.
Testi di Franco Grattarola